L'importanza del "confronto" per prendere decisioni e lavorare con profitto | Intervista Assopoker
In settimana sono stato intervistato da Assopoker che come sapete è il portale numero 1 in Italia per quanto riguarda il Poker. Non è la prima volta che ci finisco poiché tanti anni fa Domenico Gioffré era venuto a vedere il mio spettacolo "Il libro che non c'è" figlio del mio libro "Università e Puttane" e poi aveva voluto che ragionassimo insieme su alcune similitudini tra il mondo del Poker e il mondo Accademico. Bene, quella volta fu fico, ma questa è stata fichissima! Perché Pokertalk nasce proprio dal Poker ed è lì che fonda il suo approccio e metodo per cui poter raccontarlo ai lettori di Assopoker è stata una bella occasione.
Ovviamente abbiamo parlato dei programmi di Pokertalk pensati per il decision making e lo sviluppo professionale e Gioffré era molto incuriosito di sapere come le Aziende rispondono alla mia proposta di portare il Poker come strumento all'interno delle loro realtà.
Se segui Pokertalk sai già con quale spirito e obiettivo porto il Poker in Azienda lavorando con Manager e Professionisti e nell'intervista con Assopoker ho cercato di raccontare un po' di "dietro le quinte" e di curiosità. Se vuoi leggerla tutta clicca qui.
Di seguito ti lascio una risposta che ha lasciato un po' spiazzato chiunque vede nel Poker un gioco fortemente individualista e volto a sopraffare l'avversario. Tutto vero ma, ti sembrerà incredibile, alla domanda "Cosa ti ha insegnato il Poker?" ho risposto: il confronto. Ecco perché:
Però ti stupirò dicendoti che quando vado in un Azienda quello che il Poker insegna ai team coi quali lavoro è “il confronto”. Ti sembrerà una banalità, ma se hai presente il testosterone che muove le logiche aziendali capirai che così scontato non è. Durante le mie attività arriva un momento in cui metto le persone in gruppi e sottopongo delle vere e proprie “giocate”, magari facendo vedere qualche filmato di vero Poker o inventandomi delle situazioni e ogni gruppo deve prendere una decisione: call, raise, fold… ed essendo che la decisione deve essere di gruppo la cosa bella è vedere come le persone mettano in campo le proprie competenze personali pregresse mixate a quanto io gli sto proponendo col mi approccio e si confrontino cercando di trovare la risposta giusta. E quasi mai vince, semplicemente, la maggioranza bensì il confronto porta tutti a confluire verso una decisione, unanime, condivisa. Il Poker sembra una disciplina individuale, anzi dove devi uccidere l’avversario, ma noi del Poker lo sappiamo benissimo di quanto sia importante il confronto e l’analisi condivisa con amici e altri giocatori.
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